ANTICO FORNO AI SERPENTI, VIA DEI SERPENTI ANGOLO VIA PANISPERNA, RIONE MONTI, ROMA.

DOVEROSA PREMESSA DI CHEZ SBARDE’

Sto Mondo e Quell’Altro è un Food Blog che non si fa parlare dietro. A pochi giorni dall’entrata della Falange Sannita nello staff dei Michetti, con il post odierno introduciamo il primo di quella che speriamo sarà una lunga schiera di Inviados: Sir Percibald.

Ho già avuto modo di nominare questo individuo, amico del vostro da oltre un lustro, ed assiduo frequentatore, nonché fine conoscitore, dei migliori pizzicaroli, forni e pasticcerie della Capitale. Sir Percibald possiede il palato raffinato, la capienza gastrica fuori dal comune e la totale assenza di inibizioni che contraddistingue i Michetti. Per questo possiamo fidarci dei suoi giudizi (come lui si fida dei miei e fa bene). Anche perché, generoso di natura, spesso e volentieri si presenta (tipo oggi) con interi gabbarè di dolci per farci provare con mano le sue affermazioni.

Lascio la parola a Sir Percibald.

DAL NOSTRO INVIADOS A RIONE MONTI

Ore 8:47 del mattino, l’Inviados di Sto Mondo e Quell’Altro non perde tempo e munito di senso critico (praticamente un cacacazzi) e tanto appetito, decide di aprire le danze.

Appena sceso dalla fermata della metro Vittorio Emanuele mi dirigo verso Via dello Statuto. La mia meta è l’Antico Forno Ai Serpenti. La strada di un Inviados è lunga e costellata di tentazioni, prima fra tutte la pasticceria Rigoli. Ma ho una missione e mi riprometto di tornarci (se la vetrina rispecchia la qualità ho fatto Bingo).  Mi dirigo quindi verso Via Giovanni Lanza e finalmente arrivo al Rione Monti. A quell’ora il quartiere è un tripudio di profumi – pane appena sfornato e cornetti caldi – che quasi mi fa cedere.

Troppe tentazioni non le reggo e poi mettetece:

A) la fame;
B) il ricordo della vetrina di Rigoli carica di maritozzi con panna;
C) la fame;
D) il ricordo dei cornetti, vicino la vetrina carica di maritozzi con panna;
E) la fame nera.

Imperterrito e inesorabile arrivo all’Antico Forno ai Serpenti.

Ed ecco che subito mi si apre un mondo, e che mondo! Il bello di arrivare al forno di prima mattina? I profumi da sballo. Nel locale c’è molto fermento, tra avventori pigolanti e personale intento ad allestire il bancone.

LOCALE. L’Antico Forno si presenta con un arredamento molto azzeccato, tra il moderno e l’essenziale ma molto accogliente. Da non sottovalutare la possibilità di prendere qualcosa e mettersi seduti al tavolo, senza rotture o, meglio ancora, senza pagare extra, con il bagno a portata di mano (per chi è in piedi dalle 6.00, fa sempre piacere). Il laboratorio è completamente a vista, così pure i più diffidenti se possono toglie’ la sete cor prociutto.

DOLCI. A compenso delle dure fatiche e della prova di resistenza sostenuta, parto subito con un muffin alle mele, ci aggiungo uno strudel di mele, una mela in gabbia, una sdraiata di brutti ma buoni al pistacchio e qualche cornetto integrale al miele. Tanto pe’ gradì.

Che dire……come velatamente si sarà intuito, adoro i dolci con mela e cannella e quindi dichiaro migliori in campo strudel e mela in gabbia. Non da meno i brutti ma buoni, mentre cornetti integrali e muffin, pur essendo saporiti, li ho trovati….. poco lievitati.

NOTE DOLENTI. Orari non proprio da forno (apertura ore 8.00) e la poca varietà di pane.

PREZZI. Più che giusti, vista la qualità e l’ubicazione. Strudel o mela in gabbia stanno a 2 EURI. Il Cornetto 1 Euro. Il muffin, 1 EURO e mezzo.

VOTO: 8 meno, meno

Nel complesso l’Antico Forno ai Serpenti colpisce e appaga. Mi riprometto di tornarci per tastare il reparto salato. Anche se, per me, i dolci so’ dolci.

Una risposta

  1. Adoro questo tipo di locali, ma sinceramente mi trovo a frequentarli perlopiù quando sono fuori dall’Italia…chissà come mai.
    La mela, tanto banale come frutto, tanto versatile e di infinite risorse come ingrediente, dolce e salato.

  2. mi dispiace per voi lettori ma sir percibald non è attendibile………. ditemi voi se è normale uno che la mattina alle 8, fà colazione con pane e mortadella e un rinforzino di una banana.

  3. Sicciu fa il bullo col mio inviados.
    Epperò a sicciu j’ho chiesto un reportage dalla Polognia e nun me l’ha fatto.
    Se non fosse il mio pusher di pasta all’uovo, nonchè un noto romanista, guasi guasi je leverei er saluto………

    • è vero il reportage sulla Polonia non lo fatto, però chezsbrde prometto che presto sarà pronto un video sulla produzione della psta all’uovo!!!!
      p.s con calma…. non sò se me spiego…….. fatto!!!!
      e cmq il tuo inviados e tutto il consorzio io me li sopporto tutte le mattine

      • Ho visto il reportage sul sordido mondo della pasta all’uovo. Figo! Se non fosse che all’ultimo una voce fastidiosa è venuta a rompe li cojoni…..

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